Se ti sei imbattuto in Atlas Fallen e vuoi la recensione del videogame di Deck13, allora sei arrivato nel posto giusto. Abbiamo avuto modo di constatare quali sono i pregi e i difetti del nuovo titolo di ruolo d'azione.
L'idea di Deck13 è stata quella di aver sfruttato il periodo dell'anno con meno titoli in uscita, cercando di attrarre più pubblico possibile con un colpo basso: un action RPG in un momento storico con meno concorrenza. Ce l'avrà fatta nel suo intento?
Atlas Fallen recensione e valutazioni
Partiamo con il dire che la recensione di Atlas Fallen è certamente positiva. Nonostante le migliorie che il team tedesco avrebbe potuto affrontare, di per sé il titolo diverte parecchio.
Il pianeta di Atlas Fallen è affascinante, l'ambientazione attrae, piace e attira curiosità. L'incit della storia è basato sull'inquietante Dio Thelos, che ha ridotto l'intera terra in uno stato desertico, a causa delle massicce materie prime lavorate.
Il motivo per cui crediamo che il titolo abbia delle potenzialità sfruttate in parte, è perché oltre all'esplorazione - per gli obiettivi da sbloccare - non ci sono colpi di scena, o comunque così pochi che si contano sulle dita di una mano.
I giocatori dovranno immedesimarsi in un Senzanome, sì non stupirti, ci tocca assumere questo ruolo per contrastare gli spettri che ci attaccheranno in Atlas Fallen.
Il Senzanome ha un guanto dalle abilità speciali, potenti. Ed è proprio grazie a questo oggetto che potremo liberare il pianeta dai nemici che lo stanno distruggendo.
Perché comprare Atlas Fallen?
- RPG attrattivo: giocando su console di ultima generazione e PC, l'esperienza è ancora più attrattiva. L'ambientazione - seppur quasi statica - è molto bella e coinvolgente.
- Missioni secondarie: tanto per allungare un po' il gioco, Atlas Fallen prevede delle missioni secondarie che però, non hanno alcuna originalità. L'obiettivo è quello di andare alla ricerca di oggetti e personaggi ignoti, che completano la narrazione del titolo.
- Varietà artistica: grazie alla generosa grandezza della mappa, sul pianeta Atlas è possibile girovagare cambiando sceneggiatura. Si passa da zone con poca vegetazione a montagne sospese in cielo, per poi finire in città sotterranee e improvvisi precipizi.
I difetti dietro Atlas Fallen
- Ripetitività: agli inizi il potente guanto del Senzanome potrebbe essere una particolarità che piace, ma alla lunga - visto che è fine a sé stesso - potrebbe stancare, visto che è l'unica arma da potenziare per combattere i nemici (anche se poi ne verranno sbloccate altre, come le varie abilità).
- Poche ore di gioco: soltanto 15/20 ore per completarlo. Una durata per gli amanti di videogame "poco gradevole" (proprio per queste occasioni abbiamo pensato a noleggiare i titoli piuttosto che farli acquistare).
- Poco stimolante: vista la ripetitività dell'ambientazione e della storia (priva di colpi di scena), alla lunga potrebbe essere stancante.
Ti ricordiamo - se ti chiedessi quanto dura Atlas Fallen - che ci vogliono 15/20 ore di gioco complessive per terminare la storia.
Sperando che questo riepilogo su Atlas Fallen e la breve recensione sul titolo di Deck13, sia stata di tuo gradimento. Secondo noi - al di là delle potenzialità - può aver senso tentare di provarlo.
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